1074 VOLTE GRAZIE MIGLIONICO

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sabato 8 marzo 2008

8 Marzo, giornata di lotta internazionale











Nell’inverno del 1908, a New York, le operaie dell’industria tessile COTTON scioperarono chiedendo migliori condizioni di lavoro. Lo sciopero durò alcuni giorni, finchè l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte dell’edificio e imprigionò le scioperanti nella fabbrica alla quale venne appiccato il fuoco. Le 129 operaie morirono, arse dalle fiamme. Fu Rosa Luxemburg a proporre, in ricordo della tragedia, la data dell’ 8 marzo come giornata di lotta internazionale.
Molti associano alla giornata della donna il solo carattere commerciale, è necessario e doveroso ricordare che questa giornata celebra le dure conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne. A pochi giorni dall’8 marzo, le notizie di cronaca hanno denunciato un fatto gravissimo ai danni di una lavoratrice ed ancora più grave è lo sfruttamento delle donne nei posti di lavoro da parte di una certa economia patriarcale, che penalizza sempre di più l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne. Eppure dopo le contestazioni dei movimenti femminili a partire dagli anni 70 che hanno portato ai riconoscimenti e l’acquisizione d’ampi diritti civili, sono messe in discussione tematiche importanti per le donne come, la legge 194 che disciplina l’interruzione volontaria di gravidanza e la legge 40 che interessa la fecondazione assistita. Una discussione voluta dalla Chiesa e generata da uno schieramento politico radicato in partiti di destra, di centro ed anche nel Partito Democratico che si schiera nel centrosinistra, ma in fatto di laicità va collocato sicuramente al centro. La Sinistra Arcobaleno propone interventi affinché la legge 194 sia applicata in tutto il Paese per l’estensione dei consultori; l’introduzione in via definitiva riguardo la scelta da parte delle donne della pillola RU486 in sostituzione dell’aborto chirurgico, tecnica ospedaliera più invasiva; per la legge 40 si propone una doverosa modifica per eliminare gli ingiusti divieti che ne derivano e che solo i ricchi (anche cattolici) possono bypassare con viaggi all’estero; infine si propone una noma che persegua tutte le forme di discriminazione basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.

Diliberto non si candida, capolista l'operaio della Thyssen

E’ arrivata decisamente a sorpresa la clamorosa rinuncia a candidarsi nelle liste della Sinistra Arcobaleno da parte del segretario del Pdci Oliviero Diliberto, che ha motivato la sua scelta in una conferenza stampa organizzata in giornata: “I comunisti sono diversi da tutti gli altri e per questo motivo ho deciso di lasciare il mio posto di capolista a Ciro Argentino, operaio della Thyssen. Si tratta della mia rinuncia ad entrare in Parlamento, ma la politica si può fare bene anche fuori dalle istituzioni”. Pur rinunciando al posto da parlamentare, Oliviero Dliberto conserverà la carica di segretario di partito: “Avevamo deciso di eleggere un operaio, ma la trattativa che c’è stata aveva portato alla mancanza dello spazio per questa candidatura; a questo punto ho deciso di chiamarmi fuori io e così ci sarà un operaio in più in Parlamento. È una scelta che non mi pesa ed è una chiiara risposta alle caste” - ha puntualizzato in maniera polemica a chi nel Pd aveva accusato la sinistra di non candidare operai.

giovedì 6 marzo 2008

Morti bianche: ok a decreto.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sulla sicurezza sul lavoro. Il decreto legislativo sulla sicurezza sul lavoro ora deve passare all'esame delle commissioni parlamentari e della Conferenza Stato-Regioni. Dopodiché deve tornare al Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva. Il decreto legislativo riguarda l'attuazione dell'articolo 1 della legge 123 del 2007 in materia di tutela della salute nei luoghi di lavoro.

Ferrero, ok ma mediazione non andava fatta

"La mediazione rispetto alle richieste di Confindustria non andava fatta". Uscendo da Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri, Paolo Ferrero, ministro della Solidarietà Sociale, si dice "soddisfatto" per l'approvazione all'unanimità del decreto, "anche se c'é stata una sgrammaticatura che si poteva evitare". Il punto su cui non si doveva mediare è "quello che riguarda la possibilità di una ulteriore sospensione della pena solo in caso dell'inizio del lavoro" di adeguamento da parte delle aziende inadempienti. "Si vede - conclude - che l'orecchio verso Confindustria è forte anche quando Confindustria litiga".

Nel decreto tutela a tutti i precari

Piena tutela contro gli incidenti sul lavoro a tutte le lavoratrici e i lavoratori, compresi quelli a tempo determinato "flessibili", a domicilio e a distanza come nel caso del telelavoro. E' questo uno degli obiettivi del decreto delegato previsto in una bozza che dovrebbe essere varato dal Consiglio dei ministri, elaborato dal ministero della Salute e da quello del Lavoro. Per combattere le morti bianche, le aziende che non rispetteranno le regole sulla sicurezza (comprese quelle per la messa in regola dei dipendenti) saranno tagliate fuori dalla possibilità di lavorare per le opere pubbliche.


SANZIONI
. Fra le novità più impostanti i responsabili delle Aziende dove si svolgano attività particolarmente pericolose, che non redigano il documento di valutazione del rischio, saranno puniti con l'arresto ma è prevista anche la sospensione dell'attività e interdizione alla collaborazione con le pubbliche amministrazioni e alla partecipazioni ai pubblici appalti e gare d'asta se verrà verificata la presenza di oltre il 20 % di lavoratori in nero o violazione ripetuta delle misure di riposo. Nuova attenzione viene dedicata alla prevenzione al rischio di caduta dall'alto ( mancato utilizzo della cintura di sicurezza, mancanza di protezioni verso il vuoto) e alle violazioni che espongono al rischio di seppellimento, folgoramento, rischio d'incendio o rischio amianto.

INCIDENTI GRAVI. In caso di colpa in un incidente grave dove si sono riscontrati feriti o morti, oltre alle sanzioni amministrative fino a 1.500.000 euro, scatta la sospensione dell'attività e interdizione alla collaborazione con le P.A. e alla partecipazioni ai pubblici appalti e gare d'asta. A queste misure si aggiungono le imputazioni di carattere penale per lesioni o omicidio colposo. FONDI. Gli importi in denaro raccolti con le sanzioni pecuniari verranno utilizzati per finanziare la prevenzione.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
. Riguarderà le aziende committenti di appalti e sub appalti. Servirà ad analizzare tutte le possibili situazioni di pericolo o rischio in tutte le lavorazioni che vedano coinvolte le diverse Aziende che operano nello stesso sito produttivo LIBRETTO SANITARIO PERSONALE. Seguirà l'intera vita lavorativa, anche quando si cambierà lavoro. I dati raccolti dal medico dell'azienda verranno annualmente comunicate al Servizio Sanitario Nazionale per il tramite della ASL territorialmente interessata. Sarà così possibile avere a disposizione una informazione epidemiologica per milioni da lavoratrici e lavoratori sottoposti a visite mediche professionali. Viene confermato l'obbligo per le Aziende di tenere un registro dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni.

RAPPRESENTANTI.
In tutte le Aziende si debbono tenere le elezioni indipendentemente dal numero dei dipendenti e viene istituito il rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza territoriale. Nasce anche il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza di Sito (porti, cantieri grandi opere, siti industriali ) che superino la presenza di 500 lavoratori con più Aziende.

mercoledì 5 marzo 2008

Fai una scelta di parte

L'appello del candidato premier per la Sinistra l'Arcobaleno, Fausto Bertinotti.

Cara compagna, caro compagno,
Cara amica, caro amico,

Abbiamo scelto di essere di parte

Il percorso che abbiamo avviato con La Sinistra L’Arcobaleno risponde a un bisogno diffuso, in Italia e in Europa, in cui grandi disuguaglianze sociali si accompagnano a interrogativi di fondo sul futuro individuale e collettivo di tutti noi.

Oggi sono in gioco, non solo le conquiste sociali dei lavoratori, delle donne, del movimento pacifista ed ecologista, nati dalla vittoria sul nazifascismo, ma anche il diritto al lavoro e all’auto-organizzazione per la difesa dei propri diritti.

I bassi salari, la diffusione della precarietà, l’incertezza della vita, la crisi della coesione sociale si propongono come conseguenze della ristrutturazione capitalistica mondiale.

Alla precarietà, non solo come disagio sociale, ma come condizione culturale ed esistenziale, si sommano le paure e le insicurezze dettate dalle inquietudini legate all’ambiente e al clima.

Il rischio al quale si trovano di fronte il nostro paese e l’Europa, se non si inverte la tendenza in atto, è quello di sacrificare una intera generazione, costringendola a pagare tutti i costi di una crisi profonda, nelle sue fondamenta sociali e politiche.

Inoltre, la subordinazione del sistema politico agli interessi dei mercati finanziari e dei poteri economici capitalisti, la concentrazione dei poteri, la personalizzazione della politica rimettono in discussione l’organizzazione tradizionale della società civile.

Lo stesso percorso del PD e del tentativo in atto di imporre un sistema bi-partitico, perseguito con grande determinazione dai due soggetti interessati – PD e PDL – ci parlano esattamente di questo.

Della scelta di considerare la libera impresa come un vero e proprio paradigma, un modello da seguire, per l’intera organizzazione dell’economia e della società.

In questa direzione vanno letti la rimessa in discussione dell’articolo 18, i falsi discorsi sulla meritocrazia, il rilancio di vecchie soluzioni e delle grandi opere, sotto le vesti "dell’ambientalismo del fare", per affrontare problemi come i rifiuti o l’energia. La presunta neutralità di questo paradigma tende così a sostituirsi alla politica o ad asservirla ai propri fini. La politica rischia così di essere condannata all’inutilità.

Per queste ragioni, la Sinistra, l’Arcobaleno non vuole essere sono un cartello elettorale, ma ha l’ambizione progettuale di rispondere al bisogno di politica come rappresentanza sociale in quanto tale, e allo stesso tempo come spazio pubblico nel quale ritessere rapporti e relazioni umane, in un mondo che tende a relegarci sempre più alle solitudini e alle paure, di chi non riesce più ad immaginarsi proiettato nel futuro.

E’ per questo che c’è bisogno di tutti. Ed è importante che ognuno porti con sé la propria storia, la propria umanità, la propria condizione sociale e professionale, per contribuire a individuare nuove strategie, nuove pratiche, superando anche quelle diffidenze o resistenze, o anche legittime preoccupazioni di essere chiamati a mettere da parte i propri simboli, per riconoscersi in una nuova impresa collettiva.

Non chiediamo deleghe, ma partecipazione e protagonismo, a ognuna e ognuno partendo da sé, nei luoghi di lavoro, di studio, dalle proprie condizioni di vita.

La Sinistra e L’Arcobaleno sarà importante non solo per decidere quanti compagne e compagni siederanno in parlamento, ma per far vivere un progetto politico culturale in una società in cui: i migranti e le loro storie siano considerati un valore, le donne siano davvero libere di scegliere di avere o non avere un figlio, il lavoro operaio sia socialmente riconosciuto, lo Stato sia effettivamente laico e perciò non "detti legge", ma riconosca strumenti e opportunità a ognuno e ognuna per decidere i propri affetti, la sessualità, modalità di vita.

Ti chiediamo di darci una mano, di fare quello che è nelle tue possibilità per costruire la Sinistra del domani.

Un grande abbraccio,

Fausto Bertinotti

martedì 4 marzo 2008

Bertinotti: no ad alleanze con chi candida "falco" Calearo

"Io l'alleanza con chi candida il Falco di Federmeccanica che ha attaccato i lavoratori non la faccio". Lo ha detto il leader della Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti a 'Radio Anch'io', riferendosi alla candidatura nelle liste del Pd di Massimo Calearo. Quella candidatura, ha spiegato il presidente della Camera, "ha illustrato la differenza strategica che covava sotto le ceneri tra noi e il Pd. Il Pd è un partito interclassista con la prevalenza delle imprese sui lavoratori, mentre per noi si deve stare al fianco degli operai".

MORTI BIANCHE, CAMBIARE POLITICA - "Per combattere la piaga delle morti sul lavoro non basta un intervento straordinario ma deve cambiare per intero la politica del lavoro". Lo ha detto Bertinotti, aggiungendo: "Non è vero che le leggi che ci sono siano sufficienti. I rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza devono avere titolarità di intervento e una tutela che eviti loro di essere sotto schiaffo". Bertinotti chiede un "aumento degli ispettori", ma ammonisce: "il controllo va fatto dall'interno dagli stessi lavoratori". E punta il dito sull'aumento dell'orario di lavoro.

RIFIUTI, IN CAMPANIA SI DEVE VOTARE - "In Campania serve una verifica con la popolazione attraverso il voto per ristabilire un patto con il governo che si è spezzato", ha detto il leader della Sinistra Arcobaleno. Bertinotti sottolinea che mentre a livello nazionale Pd e Sinistra Arcobaleno corrono separate, a livello locale ci può essere una convergenza. "Non vedo ad esempio perché a Roma, dopo anni di buon governo della città, dovremmo consegnare il Comune alla destra".

CONFINDUSTRIA, CONTINUITA' IN LEADERSHIP - Fausto Bertinotti vede "una sostanziale continuità" nel cambio della guardia alla guida di Confindustria tra Luca Cordero di Montezemolo ed Emma Marcegaglia. "Resta - spiega - la linea che pretende di assegnare a Confindustria una centralità rispetto al sistema politico in base a cui possa dettare l'agenda al Governo. Una linea che a me non piace".

lunedì 3 marzo 2008

Il candidato premier della Sinistra-L’Arcobaleno avvia la campagna elettorale

“Prendiamoci questo arcobaleno, mettiamoci dentro tutti i nostri simboli, le nostre storie, le persone e i loro diritti, facciamone il nostro orizzonte, il nostro rinascimento, il nostro futuro colorato contro il nero”. Strappa tanti applausi Fausto Bertinotti negli oltre novanta minuti in cui spiega su un palco, da solo, cosa è la nuova sinistra, il suo programma e la sua stessa ragione di esistere. Ma è questo - con cui suona la carica, regala un sogno e una prospettiva, qualcosa per cui lottare - è il passaggio che forse emoziona di più la platea e le gallerie dell’Ambra Jovinelli.

La Sinistra-L’Arcobaleno ha scelto il teatro di tendenza di Roma per dare il via ufficiale alla campagna elettorale. Scelta “sbagliata” perché i mille posti se ne vanno in pochi minuti, arrivano i vigili del fuoco e il popolo della sinistra con le sue bandiere - nuove, sempre rosse ma senza falce e martello e con l’arcobaleno - deve restare fuori, in piazza. “Scelta minimalista” si giustificano gli organizzatori.

Apre i lavori una battagliera Patrizia Sentinelli, tailleur rosso e sciarpa viola, che cerca di spiegare la difficoltà di una campagna elettorale “molto difficile” che “ci vuole vedere scomparire”. Annullati, finiti, “addio sinistra”. Poi un giovane studente; una sindacalista ventenne che reclama a Roma un ruolo non in quanto “succursale dello stato pontificio” ma perchè “capitale di una repubblica laica”; Matilde, giovane ambientalista romana la cui associazione ha salvato 180 ettari di verde dalla speculazione “che ora saranno annessi al parco dell’Appia antica” e che racconta una semplice quanto scomoda verità: “Se portiamo la raccolta differenziata all’80 per cento non abbiamo bisogno di impianti o altro. Non abbiamo bisogno di deturpare ancora l’ambiente”.

Bertinotti prende la parola alle 11 e 15, blazer blu con toppe di camoscio sui gomiti, la cravatta rossa di cui si è in qualche modo “riappropriato”, una mano sul cuore l’altra alzata a salutare. Resta sul palco più di un’ora, da solo, in piedi, parlando a braccio, senza bere un goccio d’acqua. Anche questo è un modo di “combattere” Veltroni. In platea Achille Occhetto, Sandro Curzi, Valentino Parlato, lo stato maggiore di Rifondazione, Verdi, Pdci e Sinistra democratica, da Elettra Deiana a Paolo Cento. A chi nota l’assenza di Pecoraro Scanio, Diliberto e altri dirigenti la risposta arriva subito: sono tutti in giro per le piazze italiane.

“No fratelli coltelli”. I toni della campagna elettorale, soprattutto nei confronti del Pd, è un tema a cui Bertinotti tiene molto “perché sono contrario all’invettiva, ho vissuto troppe pagine di lotta alla fratelli-coltelli, ora basta”. Il candidato premier di Sa chiede che col Pd ci sia un confronto “aspro ma chiaro e rispettoso” che ruoterà soprattutto intorno a un concetto: “Caro Veltroni, non sarai in grado di contrapporti alla destra perché il loro modello è troppo simile al tuo…perchè il tuo partito è sempre di più un contenitore con dentro di tutto e che converge sempre di più al centro”.

Aut-aut contro “e… e”. Sempre a Veltroni e al Pd è dedicato un altro importante passaggio del discorso di Bertinotti. “Ragioniamo - dice - su questo e/e congiuntivo. Una parte la assumo, è quella ecumenica che riguarda la vita e la convivenza, la accetto quando parliamo di donne e uomini, omosessuali e etero, giovani e vecchi, stranieri e non stranieri”. Ma poi si arriva alla sfera dei rapporti di forza, competitivi, e “qui deve scattare l’aut-aut perché non si può stare con i lavoratori e con i padroni. O con l’uno o con l’altro”. Ma come gli viene al Pd in mente di candidare Confindustria (Colaninno ndr) e Federmeccanica (Calearo ndr) tra operai e precari: “Adesso diciamo che ce ne sono due e mezzo di troppo…”. Si spiega così lo slogan della campagna elettorale: “Una scelta di parte”. “Ecco - alza la voce Bertinotti - noi siamo di parte perché stiamo dall’altra parte, quella dei dominati che non vogliono più esserlo” e perchè “vogliamo combattere contro questo nuovo capitalismo che non ti chiede più solo le mani ma anche il corpo, l’anima e la mente”.

Il cuore del programma: un nuovo umanesimo. Bertinotti non scomoda parole altisonanti come “missioni” né si può impegnare su disegni di legge e punti vari. Anche la Sinistra e l’Arcobaleno ha il suo programma in 14 punti distribuiti in circa trenta pagine, dall’ambiente (”fondamento di SA”) alla difesa della 194, dal laicismo alla libertà della persona al rispetto dei diritti ogni individuo (”il nostro monumento è l’articolo 3 della Costituzione”). C’è un punto centrale, per cui Bertinotti strappa applausi in piedi: il riconoscimento del ruolo e del “debito” nei confronti della donna (”si nasce da madre, si nasce da donna”). Ma Bertinotti insiste sul cuore del programma, “la modifica radicale di questo sistema economico e sociale che produce ogni forma di devastazione delle persone e dei diritti” definito come un “neointerclassismo che vorrebbe pretendere la scomparsa del conflitto di classe e della fatica del lavoro. Ma dove? Ma quando?”. L’obiettivo: “Un nuovo umanesimo, un nuovo rinascimento che metta al centro i diritti della persona”. Questa è la risposta che va data a chi, a sinistra, e sono tanti, “ci guardano e scrollano la testa perchè dopo le tante attese del 2006 dopo due anni siamo di nuovo qua. Abbiamo fallito, inutile negarlo”. Ora si ricomincia, “da questo arcobaleno”.

“Una nuova sinistra unita”. Il Presidente della Camera, sempre più modi e gesti ieratici da padre spirituale della nuova sinistra, parla della necessità di “tornare al classico” e di “rompere contro i facili nuovismi”. Per la prima volta, dopo 25 anni, “la base comune di questa sinistra è la individuazione della causa motrice del disagio di ognuno di noi: il modello economico e sociale che ci hanno imposto”. Ecco che La Sinistra e L’Arcobaleno ha una mission fondamentale: “La modifica radicale di questo modello economico e sociale”. Quello per cui se un camallo muore nel porto di Genova a 40 anni dopo che suo padre aveva fatto la stessa fine “ci dicono che è solo un infortunio”. No, per la Sinistra è “una storia di profitto, di competizione, di necessità” a cui è doveroso e non più rinviabile “ribellarsi”. Basta, allora, con un sistema per cui “la competitività è valore assoluto e la crescita un obiettivo primario” perchè questo “genera diseguaglianza”.E basta con un sistema dove ti spiegano che “precario è meglio di disoccupato e che se prendi cento euro in più al mese rispetto a uno stipendio da mille euro ti dicono che rovini la competitività delle imprese”.

Due nemici: manifestazione contro la Rai. Il programma della destra viene liquidato come “insana miscela di populismo e liberismo a cui La Sinistra farà opposizione radicale”. Sono due invece i “veri nemici” di questa campagna elettorale. “Il primo- spiega - è la falsificazione che vuole la politica italiana come una gara a due”. Responsabili non sono solo Pd e Pdl “ma soprattutto i media” per cui Bertinotti convoca a breve una manifestazione contro il servizio pubblico della Rai. E a proposito di voto utile, “se vogliamo farla breve basta dire che l’unico voto utile è quello per La Sinistra e L’Arcobaleno”. Poi un attacco diretto a Anna Finocchiaro e al Pd che “dopo averci scaricato adesso invitano a votare o per se stessi o per il Pdl”. Questo, dice Bertinotti, “è veramente inaccettabile”.

Partono le note di Spirito libero di Georgia e poi il reggae di Bob Marley con Redemption song . E anche Bertinotti accenna mosse a tempo di musica.

Le politiche sociali. Diritto all’abitare

La Sinistra Arcobaleno ha organizzato per domani, lunedì 3 marzo, alle ore 18, nella sala Inguscio della Regione Basilicata, a Potenza, un convegno sul tema “Le politiche sociali. Diritto all’abitare”. Interverranno Angela Lombardi, deputata Prc – se, Piero Di Siena, senatore Sd – Se, Anna Maria Palermo, senatrice Prc – Se. Le conclusioni saranno affidate a Paolo Ferrero, ministro della Solidarietà sociale.

domenica 2 marzo 2008

Bertinotti: "Unico voto utile è a noi!"

Un intero ciclo è finito, bisogna tornare rapidamente alle lezioni per colmare uno iato che c'é tra i cittadini e le istituzioni". Lo afferma il leader de la Sinistra l'Arcobaleno, Fausto Bertinotti, a margine di una manifestazione sul programma al teatro Ambra Jovinelli.

VELTRONI RIFORMISTA NON DI SINISTRA? REO CONFESSO
"Quando ho letto che Veltroni in un'intervista al Pais ha detto di essere un riformista e non di sinistra, ho pensato: è reo confesso". Lo afferma il leader della Sinistra Arcobaleno, Fausto Bertinotti, intervenendo ad una manifestazione sul programma all'Ambra Jovinelli. "Vorrei capire - prosegue - cosa significa essere riformisti senza la parola sinistra".

SI VOGLIONO CANCELLARE ALTRI PARTITI

"Siamo sottoposti al bombardamento dei mezzi di comunicazione di massa che vogliono far credere che in Italia ci siano solo due partiti con una operazione insidiosa e pericolosa per la democrazia, e cioé cancellare gli altri partiti a partire da questa sinistra". Lo afferma il leader de la Sinistra l'Arcobaleno, Fausto Bertinotti, a margine di una iniziativa sul programma al Teatro Ambra Jovinelli, parlando degli spazi concessi agli altri partiti rispetto a Pd e Pdl. A chi gli chiede un commento sui sondaggi che danno la sinistra in calo, Bertinotti risponde: "non mi sembra anzi la tendenza è in crescita".

TRA OBIETTIVI MORALITA' PUBBLICA
Tra le caratteristiche della Sinistra Arcobaleno deve esserci "la capacità di costruire una nuova moralità pubblica, il che significa 'quello che dici fai'". Ne é convinto il leader Fausto Bertinotti che, approfittando della giornata di sole e soprattutto del blocco delle auto, ha deciso di fare una passeggiata a piedi fino al teatro Ambra Jovinelli dove è atteso per partecipare ad un incontro sul programma Arcobaleno. Il presidente della Camera è uscito dai suoi uffici in piazza Montecitorio, ha percorso via del Tritone fermandosi in un bar a bere un caffé. Giusto in tempo di fare una piccola pausa per poi riprendere a passo sostenuto la camminata fino al teatro. Nel corso del tragitto, il leader della Sinistra Arcobaleno è stato fermato diverse volte da persone e turisti pronti a stringergli la mano.

PD CANDIDA CALEARO? VORREI CAPIRE COME FA
"Il Partito democratico candida il capo della Federmeccanica, ma come gli viene in mente?". Lo afferma il leader della Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti intervenendo ad una manifestazione per il programma al teatro Ambra Jovinelli. Dopo la candidatura nel Pd di Matteo Colaninno, scelta già criticata a sinistra, Bertinotti aggiunge: "Ora siamo a due persone e mezzo di troppo".

UNICO VOTO UTILE E' A NOI

"L'unico voto utile è alla sinistra". Lo afferma il leader della Sinistra Arcobaleno, Fausto Bertinotti, intervenendo all'Ambra Jovinelli per una manifestazione sul programma. Bertinotti ricorda poi le dichiarazioni di Anna Finocchiaro che aveva invitato a votare i due maggiori partiti, Pd e Pdl: "Il fatto che si inviti a votare Berlusconi e non Sinistra Arcobaleno mette in evidenza un duopolio opprimente che si manifesta nella cancellazione di domande radicali della società italiana". Per il presidente della Camera, quindi, è importante votare a sinistra perché "più la sinistra è forte e più può condizionare il Partito democratico. Il Pd - aggiunge ancora - si definisce di centrosinistra ma ha un programma di centro, se la sinistra diventa forte questa conformazione del Pd può essere messa a dura prova, niente è irreversibile".