Davvero un brutto spettacolo quello andato in scena ieri mattina nella sala del Consiglio Provinciale nel corso dei lavori dello stesso. Una maggioranza disastrata che tenta, con tutta la goffaggine di cui è capace, di camuffare la ragioni alla base di una crisi irreversibile che vede tutti contro tutti senza nessuna articolazione politica, senza nessun partito contrapposto ad altri ma solamente interessi singolari in competizione tra loro. Lo spettacolo pessimamente condotto da Nigro è avvenuto in una sala colma di lavoratrici/ri della ex Sma che, attoniti, si chiedevano di cosa si stesse parlando -visto il lessico incomprensibile alla maggior parte delle persone comuni- di tanto importante da meritare un sonoro diniego alla loro richiesta di chiarimenti circa le vicende che attengono alla loro vertenza. Tra 9 mesi, il tempo di un parto, si chiude la vicenda amministrativa di questa Provincia. Tanto è il tempo che ci separa dalle prossime elezioni e si pretende d’aver varato una sorta di Giunta di “rilancio”. Niente di tutto ciò: piuttosto è la Giunta degli equilibri di potere; la possibilità di “spargere” fette di potere fino all’ultimo giorno del mandato di questa amministrazione provinciale. Diremmo si tratti di un ottimo argomento per decidere di far perdere definitivamente al centro-sinistra l’opportunità di riscattarsi col rischio che il Nigro-“Caronte” traghetti il centro-sinistra sull’altra sponda (dove uno come lui potrebbe anche trovarsi a suo agio). Un amministrare senza qualità: è questa la vera ricetta che ha contraddistinto gli anni di questa amministrazione, tra gli ululati e i latrati dei tanti che chiedevano una “postazione di comando”, ululati mai sopiti, neanche nella giornata di ieri durante la quale anche la riproposizione di una pseudo-sinistra di governo ha creato mal di pancia interni. Ancora una volta il Presidente Nigro ha perso le staffe, come ogni qual volta accade, da un po’ di tempo a questa parte, a colui che non è abituato al dissenso e al confronto democratico. Nigro mostra di essere un relitto della diplomazia che chiude definitivamente, con questa esperienza, il suo mandato politico, prima (chissà) di essere debitamente “parcheggiato”, come accade a molti, in qualche ente pubblico secondario di accompagnamento alla meritata pensione. Rifondazione Comunista, orgogliosamente all’opposizione di questo meccanismo tutto piegato sul potere e per niente riverso alla soluzione dei problemi dei cittadini rimarca il proprio ruolo di opposizione e continuerà, senza sconti per nessuno, a vigilare sull’esercizio del “potere” dei giaculanti ostentatori di via Ridola.
Comitato Politico Regionale PRC-SE
Vincenzo Dambrosio
Capogruppo PRC-SE
Provincia di Matera