1074 VOLTE GRAZIE MIGLIONICO

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venerdì 16 novembre 2007

Da "Il Quotidiano della Basilicata " - Venerdì 16 Novembre

Miglionico Si moltiplicano i siti politici e d'opinione
FEBBRE DA BLOG, NASCE LO SPAZIO DI COSA ROSSA
Nunzio Festa



MIGLIONICO - E' tempo di blog a Miglionico. Nasce lo spazio telematico della Cosa Rossa miglionichese. "Il blog della Cosa Rossa di Miglionico nasce dalla volontà di alcuni giovani di Rifondazione, affinchè il bagaglio culturale della Sinistra miglionichese non vada perduto", si legge appena si entra sul luogo virtuale. Ed è facile collegarsi allo "...spazio libero per chi si rivede in una sinistra unita e forte...": http://cosarossamiglionico.blogspot.com/; per comprendere le finalità dello spazio e l'impronta, pure, del nuovo soggetto telematico. Intanto, i rifondaroli del circolo "Berlinguer" chiariscono, di che si tratta, innanzitutto quando si parla di Cosa Rossa. L'originale nome, che indica un nuovo soggetto politico in costruzione a livello nazionale. "Un soggetto di Sinistra, Comunista, Arcobaleno e Plurale è indispensabile. Deve essere laico e lungimirante - si apprende dal blog - per uscire dalla miseria politica attuale. La condizione minima è condividere il linea di massima l'analisi critica al capitalismo e porsi come soggetto di cambiamento per un futuro di pace senza guerre, di relazioni a pari dignità donna/uomo e fra i popoli, di ambiente salubre e vivibile, di libertà, democrazia e felicità." Poi enfasi retorica: "Abbiamo l'obbligo morale - si legge infatti sullo stesso strumento di comunicazione - di consegnare ai nostri figli almeno l'idea di un mondo diverso senza lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, dell'uomo sulla natura, senza la violenza del maschio sulla donna, delle guerre, dei forti contro i deboli, senza l'aria avvelenata e cibi contraffatti, senza quella deriva "securitaria", che ci contraddistingue l'esistenza". E dal circolo di Rifondazione Comunista/Sinistra Europea di Miglionico, quasi un appello, ancora, un segnale che arriva dal paese del Castello del Malconsiglio per cercare di accelerare i tempi. "Anche a Miglionico - si legge ancora sul blog - sta nascendo la Cosa Rossa". Rifondazione è reduce da un accordo, che comunque non riuscì a consentire le vittoria nelle ultime elezioni cittadine, con l'ala moderata e ultramoderata, del centrosinistra. A questo punto, parrebbe che le cose siano almeno per un po' cambiate. Ma il quadro complessivo, la situazione politica cittadina non è del tutto chiara. A partire dal colore della maggioranza politica che amministra.

PALERMO E LOMBARDI (PRC) DI SIENA (SD) SU TRAGEDIA MATERA

La senatrice Anna Maria Palermo (Prc-Se), la deputata Angela Lombardi (Prc-Se), il senatore Piero Di Siena (Sd) esprimono profondo cordoglio per la morte del piccolo Vito a causa dell’esplosione del casolare in cui risiedeva a Matera.“In attesa che si faccia luce sulle cause di quanto accaduto – hanno detto - siamo vicini alla famiglia della vittima, con l’auspicio che le condizioni di salute delle due sorelline e dei genitori, coinvolti nella tragedia, migliorino al più presto”.
Anche il Partito della Rifondazione Comunista di Miglionico esprime profondo cordoglio per la morte del piccolo Vito.

giovedì 15 novembre 2007

Legge Finanziaria 2008 - i risultati ottenuti dalla sinistra in Senato

L'iniziativa unitaria della Sinistra e di Rifondazione Comunista ha fortemente migliorato al Senato il testo della finanziaria 2008 uscito dal Consiglio dei Ministri: infatti, l'approvazione in Aula del decreto "per lo sviluppo e l'equità", avvenuta a fine ottobre e poi l'approvazione in Commissione Bilancio della Legge Finanziaria hanno segnato, con l'accoglimento di alcuni nostri emendamenti, il riconoscimento di alcune priorità fondamentali come la lotta al precariato, a partire dalla pubblica amministrazione, la salvaguardia e l'incremento dei salari dei lavoratori, il Mezzogiorno, una nuova politica per l'ambiente e per il clima, la riduzione dei costi impropri della politica partendo "dall'alto", le politiche di Welfare a tutela dei ceti più deboli e dei loro diritti ed, in questo quadro, una nuova politica per la casa, la scuola e la salute.Sia chiaro: non c'è spazio per nessun trionfalismo perché in molti casi si tratta di risultati politici importanti come il piano ed il fondo per la stabilizzazione dei precari, dotato però di solo 20 milioni di euro, certamente ancora insufficienti dal punto di vista delle risorse stanziate. Ma proprio il tema della lotta al precariato, al di là dei limiti quantitativi,da una parte segnala una nostra vittoria all'interno della maggioranza di governo, se è vero che alcune componenti ultraliberiste, come quelle rappresentate dal Sen. Dini, proprio contro queste misure avevano lavorato per negare ogni possibilità di spesa pubblica finalizzata al "risarcimento sociale"; dell'altra rivela la vera novità politica: è stato possibile ridare dignità nell'agenda politica della maggioranza ai nostri temi a partire dalla lotta al precariato e per il salario delle lavoratici e dei lavoratori solo dopo il successo della grande manifestazione nazionale del 20 ottobre, che ha peraltro rafforzato l'unità della sinistra (Prc, Sinistra Democratica, Verdi PdCI); infatti al Senato, per la prima volta, queste forze hanno gestito unitariamente la battaglia parlamentare, presentando unitariamente gli emendamenti e definendo insieme le priorità.
Insieme alla lotta al precariato è di particolare importanza il contenuto dell'emendamento proposto dalla sinistra, ed approvato in Commissione, che destina tutto il previsto extragettito 2008 - frutto della continuità nella lotta all'evasione fiscale - " a riduzione della pressione fiscale dei lavoratori dipendenti, a partire dalle fasce di reddito più basse " elevando per le aliquote più basse " la quota di detrazione per le spese di produzione del reddito ".Con l'approvazione di questo emendamento, finalmente, la questione salariale del mondo del lavoro entra nelle priorità del governo, segnalando una drammatica specificità italiana : salari più bassi del 40% rispetto alla media europea. Specificità evidenziata per altro anche da un arco vasto di forze a partire dal sindacato fino ad arrivare al governatore Draghi.
Importante anche la reintroduzione del credito d'imposta per nuove assunzioni a tempo indeterminato nel Mezzogiorno, che prevede un importo per ogni nuovo assunto al mese di 333 euro per ogni lavoratore e di 416 euro per ogni lavoratrice.Finalmente dopo gli anni del neoliberismo di Berlusconi, che aveva fatto diventare il Sud terra di deregulation urbanistica ( accordi di programma) e di precarietà e sottosalario ( contratti d'area ) si apre, seppur timidamente, per il Mezzogiorno una nuova stagione centrata sui diritti dei lavoratori, sulla salvaguardia ambientale del territorio e sull' obiettivo di un piano per lo sviluppo e per il lavoro.
In questo quadro- certo - è negativo il non accoglimento del nostro emendamento sul reddito minimo di inserimento, teso a cofinanziare con 100 milioni le Regioni che hanno concretamente avviato un'esperienza di inclusione sociale attraverso un reddito di cittadinanza.La sinistra ed il PRC si impegneranno, nella seconda lettura alla Camera, a recuperare questo tema fondamentale come primo passo verso il riconoscimento di un salario sociale, insieme all'individuazione di risorse adeguate per la stabilizzazione di tutti gli LSU delle Regioni e dei Comuni meridionali.
Anche sul tema dei costi impropri della politica è passata, in gran parte, la nostra impostazione, tesa a non tagliare le "risorse della democrazia" (non è passata, infatti, la prevista riduzione di 22000 consiglieri comunali che avrebbe ridotto la rappresentanza democratica), e centrata su quattro emendamenti approvati: la riduzione dei membri del Governo, la soppressione di enti inutili, la drastica riduzione delle consulenze e la fissazione di un tetto agli stipendi dei manager pubblici, parametrato al primo presidente di Corte di Cassazione, individuando deroghe solo per un massimo di 25 posizioni, definite dalla Presidenza del Consiglio, (e non dai singoli Ministeri) e pubblicizzate su internet per affermare un principio di trasparenza.Insieme a questi punti sono significative alcune iniziative sul tema della scuola, della sanità e dell'ambiente ben evidenziate in questa newsletter.
Voglio in particolare segnalare alcuni aspetti di grande valore generale: si conferma l'efficacia delle graduatorie dei docenti precari già prevista nella Legge Finanziaria dello scorso anno per il perseguimento del piano triennale di 150000 assunzioni; viene finalmente abrogato il famigerato art.5 della Legge Moratti sul reclutamento degli insegnanti che prevedeva anche la chiamata diretta; viene aumentato di 100 milioni il fondo per le non autosufficienze; viene prorogata la detrazione del 19% per le spese sostenute per il pagamento delle rette negli asili nido; si autorizzano spese sanitarie finalizzate a potenziare la qualità delle strutture pubbliche, un programma per l'ammodernamento tecnologico, il potenziamento di unità di terapia intensiva neonatale e di risveglio dai comi; ancor più importante è l'abrogazione degli odiosi ticket sulla diagnostica, già azzerati a metà del 2007 con un emendamento del PRC, a tutela del diritto alla salute e dei livelli essenziali di assistenza. Il costo di tale abrogazione, di oltre 800 milioni di euro è stato coperto anche attraverso le risorse provenienti dalla riduzione dei costi della politica.
Infine sul terreno ambientale, e per l'applicazione del protocollo di Kyoto per il clima, si incentiva la produzione elettrica da fonti rinnovabili, anche riordinando la normativa sui certificati verdi e prevedendo un impegno di 40 milioni nel triennio per un piano per l'ammodernamento e la rimotorizzazione delle vecchie locomotive diesel, al fine di abbattere le emissioni inquinanti.
Vanno infine segnalate per il loro valore storico l'istituzione del fondo per le vittime dell'amianto e per il risarcimento di tutti coloro che hanno contratto patologie a seguito dell'esposizione all'amianto e per i loro eredi (30 milioni per il 2008 e 2009 e 22 a decorrere dal 2010) e lo stanziamento di 10 milioni per ciascun anno del triennio 2008-2010 per indennizzo per danni causati dall'esposizione all'uranio impoverito .Nonostante l'insufficienza delle risorse individuate si tratta di provvedimenti storici perché sono il frutto di grandi lotte dei lavoratori e delle lavoratrici ed hanno pertanto- a nostro avviso- grande valore politico.
L'iniziativa della Sinistra per migliorare la Finanziaria va vista ovviamente assieme ai risultati già ottenuti sul decreto collegato, nella prima lettura al Senato : vanno infatti evidenziate misure innovative e positive come il bonus per gli incapienti ( 1,9 Mld ), la detrazione dell'Irpef per l'affitto della prima casa ( 300 euro annuali fino a 15493 euro e 150 fino a 30987 euro ), l'abbattimento dell'ICI per la prima casa fino a 200 euro per le case non di lusso (previsto in Finanziaria), la detrazione fino a quasi 1000 euro per i giovani tra i 20 e 30 anni che affittano una casa per motivi di studio o di lavoro, una detrazione del 19% per un importo fino a 250 euro per l'acquisto di abbonamenti per il Trasporto Pubblico Locale, la detrazione d'imposta per le spese di autoaggiornamento e formazione sostenute dai docenti di ruolo e non di ruolo con incarichi annuali per un massimo di 93 euro; in questo quadro ha per noi grande valore il piano decennale per l'edilizia residenziale pubblica su cui sono stati stanziati 550 milioni e che dovrebbe permettere la messa a disposizione, a partire dal 2008, di circa 8000 appartamenti all'anno a canone sociale o concordato. Si tratta di misure espansive importanti che, insieme all'aumento delle pensioni minime già deciso a luglio, vanno nella direzione redistributiva, verso i ceti più deboli, i pensionati, i lavoratori e i giovani.Si delinea insomma un'impostazione della manovra finanziaria 2008 che, a differenza di quella del 2007 tutta centrata sul risanamento dei conti pubblici, avvia concretamente una fase di risarcimento sociale, attraverso prime misure orientate all'equità e allo sviluppo. Un'impostazione peraltro non meno rigorosa di quella voluta da alcuni tecnocrati di Bruxelles perché conferma i saldi di finanza pubblici previsti nel DPEF nel rapporto tra deficit e PIL al di sotto del 2,5% e l'obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2011, ma che finalmente affronta, o inizia ad affrontare, il problema della crescita economica.Se è vero, come ha certificato l'Istat , che questa manovra inizia a ridurre il tasso di povertà va ribadito che l'unica reale crescita in questi mesi si è infatti realizzata con l'aumento della domanda interna, tonificando l'economia con le citate misure degli aumenti sulle pensioni minime ed oggi col bonus per gli incapienti.
Insomma la nostra iniziativa, dopo la grande manifestazione del 20 ottobre, ha ottenuto primi risultati, tali da poterci far parlare di una Finanziaria di transizione e di poter lavorare, nei prossimi mesi, per un'ulteriore svolta sul terreno salariale e sociale.

mercoledì 14 novembre 2007

Stati generali, la sinistra si confronta

Incontro a Montecitorio tra Sd, Rifondazione comunista, Pdci e Verdi. Si inizia a discutere dell'assemblea unitaria del mese prossimo. Due gruppi di lavoro: uno farà proposte sul simbolo unico, l'altro si occuperà della promozione dell'evento. Ma ci sono ancora divisioni

Una riunione per organizzare l'assemblea generale della sinistra che si terrà a Roma l'otto e il nove dicembre prossimi (ma la data ancora non è ufficiale), in cui verranno presentati il nuovo simbolo e una carta d'intenti su cui si terrà un'ampia consultazione. Rifondazione comunista, Verdi, Sinistra democratica e Pdci si sono dati appuntamento questa mattina a Montecitorio. Oggetto dell'incontro, l'inizio della stesura di una "scaletta dei lavori" in vista degli stati generali del mese prossimo. Alla riunione erano presenti Angelo Bonelli e Paolo Cento per i Verdi, Marco Fumagalli e Titti di Salvo di Sinistra Democratica, Orazio Licandro e Jacopo Venier del Pdci, mentre per Rifondazione Comunista c'erano alcuni membri della segreteria nazionale: Walter de Cesaris, Michele De Palma, Roberta Fantozzi e Daniela Santroni. La prossima riunione dei partiti della sinistra si terrà lunedì prossimo.
La carta degli intenti che verrà fuori dalla due giorni dicembrina sarà sottoposta, dicono quelli di Sd, a "una campagna d'ascolto", che dia il senso della partecipazione che il nuovo soggetto vuole mettere alla base della sua azione politica. Si preferisce non parlare di primarie, il termine è inflazionato e, soprattutto, riguarda le persone. Qui, invece, si vogliono sottoporre dei contenuti al popolo della sinistra perché si esprima sulle scelte e i criteri programmatici che verranno annunciati. Non semplice consenso o dissenso, ma anche opinioni "attive", costruttive. Il vertice di Montecitorio ha creato due gruppi di lavoro: uno avrà l'incarico di studiare il nuovo simbolo, l'altro organizzerà la comunicazione e la promozione pre - assemblea. Uno dei punti maggiormente discussi nell'incontro è stato proprio il nodo del nuovo simbolo del partito. Si concorda sulla necessità di marcare la differenza dal passato, ma le divergenze restano ancora significative. I Comunisti italiani, in particolare, appaiono restii a rinunciare alla falce e martello, i Verdi sono intenzionati a marcare, anche graficamente, il proprio profilo ambientalista. Pare che i rappresentanti dei Comunisti Italiani abbiano ribadito la necessità che il simbolo richiamasse il passato e facesse riferimento al lavoro. L'obiettivo, ha spiegato Titti Di Salvo, è "costruire una sinistra unita che guardi al futuro, quindi pensare ad un simbolo che contenga i simbolini di tutti i partiti sarebbe in contraddizione con l'idea di futuro", farebbe pensare più a un cartello elettorale. Se è vero, ha continuato la Di Salvo, che "nessuno vuole imporre ad altri il proprio simbolo", un compromesso si dovrà trovare, perché "è chiaro che il nuovo simbolo deve avere qualcosa di ognuno di noi". E, nello stesso tempo, rappresentare l'ambizione di costituire una forza di sinistra e di governo, laica, ambientalista, pacifista, femminista ed ecologista. Su questo i rappresentanti dei quattro partiti hanno concordato, non sono venute obiezioni. Una volta che il gruppo di lavoro avrà fatto le sue proposte, l'ultima parola sarà squisitamente politica. Spetterà, cioé, ai leader dei partiti.
Un'altra questione su cui la sinistra resta al momento divisa riguarda la modifica della legge elettorale. Nella riunione le divergenze non sono state affrontate ma opinione comune è che la questione vada approfondita e risolta al più presto. Rifondazione è l'unica delle quattro forze politiche che considera il modello elettorale proposto nei giorni scorsi dal segretario del Partito democratico Walter Veltroni una buona base di discussione, sono contrari i Verdi e soprattutto il Pdci. Sd sta in posizione mediana, ma Titti Di Salvo è perplessa, non è convinta della cultura politica che starebbe alla base della bozza Veltroni. "Bisogna capire - ci ha detto la capogruppo di Sd alla Camera - cosa intende il Pd quando annuncia di voler fare le alleanze dopo. Dopo cosa? Dopo il programma che stila, o dopo il voto? Nel primo caso è come se si avanzasse l'idea dell'autosufficienza politica del Pd, nel secondo è come se si dicesse che ci si guarda intorno sulla base di quello che si è verificato nel voto". In ogni caso, ha concluso la Di Salvo, "non corrisponde al vero, io penso che comunque l'Italia si governi con alleanze di centrosinistra". Bonelli, capogruppo alla Camera dei Verdi, è consapevole che la spaccatura non è di poco conto: "E' evidente che nella sinistra non c'è alcuna sintesi sulla legge elettorale. Non so se tutta Rifondazione condivida la proposta molto complicata di Veltroni ma certo sia sul bipolarismo che sulla soglia di sbarramento non ci siamo".
Legge elettorale e simbolo a parte, il nuovo soggetto politico inizia a prendere forma, e sembra essere quella di una federazione a cui saranno chiamati a partecipare anche associazioni e movimenti.Lo spiega Orazio Licandro: "Non vogliamo fare una somma di partiti. Noi è dal 2001 che parliamo di un soggetto unito della sinistra". D'accordo anche Titti Di Salvo che ricorda come "Sinistra Democratica si sia costituita in un movimento in attesa di dare vita ad un soggetto unitario. Una sinistra moderna e di governo".Punto interrogativo anche per la location dove tenere l'assemblea. Tra le ipotesi c'è l'ex Mattattoio a Testaccio oppure la Fiera di Roma.

martedì 13 novembre 2007

Ddl welfare: la sinistra chiede regolamentazione lavoro a tempo determinato

Mentre il Senato è ancora alle prese con la Finanziaria, che dovrà essere votata domani, in commissione Lavoro alla Camera da oggi si inizierà ad esaminare il disegno di legge di riforma su welfare e pensioni. Il presidente della commissione Gianni Pagliarini, del Pdci, dopo aver esaminato in mattinata i 485 emendamenti, 202 della maggioranza e 283 dell'opposizione, ne ha dichiarati inammissibili 158. Sono stati presentati alcuni ricorsi sui quali il giudizio del presidente Pagliarini sarà comunicato nel pomeriggio, mentre le votazioni dovrebbero iniziare domani.Il centrosinistra si riunirà prima della seduta della commissione per trovare una posizione comune visto che al suo interno non è stata ancora trovata la quadra. La Rosa nel pugno, ad esempio, ha presentato un emendamento che ripropone il famigerato scalone Maroni. Una proposta su cui arriva il no secco di Pdci e Prc che dal canto loro invece chiedono un ammorbidimento degli scalini previsti dal protocollo del 23 luglio.La battaglia di tutta la sinistra sarà poi quella per la definizione dei lavori usuranti, sulla quale sono stati presentati una serie di emendamenti che consentirebbero una deroga rispetto ai nuovi criteri per maturare il diritto alla pensione anticipata.Altro nodo da sciogliere sarà inoltre quello della regolamentazione del lavoro a tempo determinato, tema sul quale si è concentrato il maggior numero di emendamenti. Pdci, Prc, Verdi e Sd hanno presentato una serie di modifiche che riguardano la stabilizzazione dei precari ed in particolare un emendamento che chiede di abbassare il tetto massimo dei mesi di lavoro a tempo determinato da 36 a 30 mesi, oltre i quali il rinnovo del contratto dovrà garantire l'assunzione a tempo indeterminato del lavoratore. I quattro partiti della sinistra chiedono anche che nel computo della soglia dei 30 mesi si tenga conto, oltre che dei contratti a termine, anche di altri tipologie di rapporto lavorativo, come i contratti di collaborazione a progetto.La questione del lavoro a tempo determinato si presenta molto spinosa per l'Unione e proprio per questo si potrebbe decidere di far slittare la discussione, in modo che si possa trovare un'intesa più rapida nella maggioranza sugli altri punti del disegno di legge.