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sabato 3 novembre 2007

Federazione Arcobaleno

Entro la primavera federazione arcobaleno. Non si chiamerà 'Cosa Rossa'. Puntiamo a superare il 20% e a sfidare il Pd per il governo...
"Noi siamo la sinistra arcobaleno e riformatrice".

Il leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, intervistato da Affari, spiega in che modo l'ala radicale della maggioranza intenda organizzarsi dopo la formazione del partito democratico. "Queste forze (Rifondazione, Pdci, Verdi e Sd, ndr) hanno già lavorato a un'azione comune. Siamo stati insieme sui temi della pace, alle manifestazioni sui diritti civili e per i Pacs, abbiamo aderito ai Gay Pride e ai cortei per la lotta al precariato. Abbiamo un percorso che parte dai contenuti e non dalla scelte delle persone. E questo è già un punto importante".

Quindi? "

Dobbiamo mantenere questo impianto. Diversamente dal Pd, che ha discusso prima delle persone e poi si occuperà della carta dei valori, la nostra federazione arcobaleno deve unire non solo i partiti ma anche i movimenti e le associazioni, deve avere una dimensione partecipata, a rete. Penso a un'ampia consultazione per identificare le dieci grandi riforme arcobaleno da proporre per il governo e per l'Italia. Non dobbiamo far nascere una forza residuale ma di governo".

Farete un partito unico?

"I Verdi hanno un loro partito di riferimento a livello europeo, che è stato fondato proprio a Roma. I Verdi possono fare patti federativi ma non si scioglieranno mai. Non rinunceremo mai a una rappresentanza in Italia dei Verdi europei".

Primarie sui contenuti quindi?

"Può esserci una consultazione forte che sondi la base sulle cose da fare. La federazione nasce per evitare la cultura presidenzialista. E' chiaro che ci saranno anche i leader, ma l'aggregazione nasce non discutendo di persone. La risposta è quella di riuscire a dire che tipo di riforme vogliamo per il Paese... più moderno ma anche più giusto".

I tempi di questa federazione?

"Ci sono tutte le condizioni perché il percorso sia sufficientemente veloce. Molto lavoro è già stato fatto".

Entro fine anno?

"Diciamo che entro la primavera del 2008 ci sarà già un assetto abbastanza chiaro. Dobbiamo però partire entro la fine dell'anno, scegliendo una serie di procedure".

La federazione sarà alleata al partito democratico?

"Pensiamo a un'alleanza di Centrosinistra e anche a una sfida con il partito democratico per il governo. Vogliamo una federazione arcobaleno che punti a raccogliere il 20% alle elezioni, anche di più. Insomma, che non sia residuale. Con il Pd che viaggia tra il 25 e 30% è necessario arrivare al 20% se vogliamo vincere".

Il candidato premier potreste esprimerlo anche voi?

"Il futuro presidente del Consiglio si sceglierà con le primarie. E' un dato acquisito e non si torna indietro. Veltroni ha tutte le caratteristiche per poterlo fare, ma prima si discuterà del programma. Ogni componente della futura federazione ha l'obiettivo di crescere e di portare il massimo del consenso. Infatti noi stiamo rafforzando i Verdi".

Lei è pronto a guidare questa federazione arcobaleno?

"La priorità non è il leader, ma penso più a una guida affidata a un comitato di saggi e a personalità di grande spessore come Stefano Rodotà, Asor Rosa e Amendola. Personalità che siano punti di riferimento plurali. Esattamente il percorso opposto rispetto a quello presidenzialista e leaderistico fatto dal partito democratico".

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