Una parte grande del nostro Paese vuole cambiare e rivendica una politica nuova.
C'è una voglia larga e diffusa di contare, di far sentire la propria voce come dimostrano la marcia Perugia-Assisi, la partecipazione al referendum sindacale, le primarie per il segretario del PD, in particolare la manifestazione del 20 ottobre che ha posto al centro temi e contenuti fondamentali per la sinistra.
Una nuova opportunità è così offerta all'Unione per recuperare distacco e delusione, rimotivando ragioni e speranze che l'hanno portata al governo. Ma alla sinistra, in questo quadro, è affidata soprattutto la responsabilità di dare subito, nel suo insieme, una risposta forte ed efficace a questa domanda di partecipazione e cambiamento.
Tuttavia, perché ciò avvenga, c'è una pre-condizione che secondo noi non solo è indispensabile, ma anche irrinviabile: porre fine alle divisioni, ai politicismi, ai tatticismi per dare risposte adeguate ai bisogni e alle aspirazioni di grande parte della società italiana, rinnovando nel profondo pratiche e contenuti della politica, restituendo ad essa non solo un corpo ma anche un'anima e un'etica all'altezza delle sfide cruciali del nostro tempo.
Una sinistra politica che sopravvivesse nelle divisioni, nelle competizioni o nell'autosufficienza di ciascun gruppo sarebbe inevitabilmente condannata ad un ruolo marginale e via via a scomparire, consegnando il Paese a una politica sempre più moderata o a una destra populista e pericolosa.
La sinistra - nelle sue articolazioni politiche, sociali, associative, locali, di movimento - deve perciò promuovere uno spazio unitario e plurale, fondato sul pieno riconoscimento delle diverse forme della politica, così da realizzare entro il 2007 strutture comuni per giungere a candidature e liste unitarie già alle prossime amministrative del 2008.
Dar vita da subito all'apertura della fase costituente di un soggetto unitario, plurale e arcobaleno della sinistra, con il protagonismo e la titolarità piena e paritaria di associazioni, di singoli e delle tante forme dell'agire politico è per noi l'obiettivo prioritario, è il primo dei contenuti.
Se i dirigenti della sinistra, per calcoli di parte, pensassero a operazioni verticistiche, a sommatorie di ceto politico, o a semplici cartelli elettorali, si assumerebbero la responsabilità di alimentare la sfiducia e l'ulteriore separazione della politica dalla società.
Con questo spirito non intendiamo oggi proporre l'ennesimo schema precostituito al quale aderire. La nostra è una proposta aperta di percorso comune, rivolta alle tante e ai tanti che condividono le nostre preoccupazioni, i nostri ragionamenti e obiettivi.
Lungo questo percorso intendiamo raccogliere, anche utilizzando collegamenti telematici in rete, adesioni in forma individuale o associata, contributi di merito, proposte organizzative, suggerimenti che possano convergere in una prima base di discussione per un'assemblea cittadina, aperta al confronto con analoghe esperienze realizzate in altre città con analoghi intenti, che si terrà il 3 dicembre. L'assemblea discuterà e proporrà i riferimenti di valore e progettuali fondamentali, i percorsi dell'ulteriore elaborazione programmatica, della sperimentazione sociale e politica e del suo radicamento, sulla base dei quali dar vita alla costituente di un soggetto nuovo, unitario, plurale, arcobaleno, nel quale possa riconoscersi e farsi attiva e partecipe, nei nostri territori, l'insieme della sinistra politica e sociale.
C'è una voglia larga e diffusa di contare, di far sentire la propria voce come dimostrano la marcia Perugia-Assisi, la partecipazione al referendum sindacale, le primarie per il segretario del PD, in particolare la manifestazione del 20 ottobre che ha posto al centro temi e contenuti fondamentali per la sinistra.
Una nuova opportunità è così offerta all'Unione per recuperare distacco e delusione, rimotivando ragioni e speranze che l'hanno portata al governo. Ma alla sinistra, in questo quadro, è affidata soprattutto la responsabilità di dare subito, nel suo insieme, una risposta forte ed efficace a questa domanda di partecipazione e cambiamento.
Tuttavia, perché ciò avvenga, c'è una pre-condizione che secondo noi non solo è indispensabile, ma anche irrinviabile: porre fine alle divisioni, ai politicismi, ai tatticismi per dare risposte adeguate ai bisogni e alle aspirazioni di grande parte della società italiana, rinnovando nel profondo pratiche e contenuti della politica, restituendo ad essa non solo un corpo ma anche un'anima e un'etica all'altezza delle sfide cruciali del nostro tempo.
Una sinistra politica che sopravvivesse nelle divisioni, nelle competizioni o nell'autosufficienza di ciascun gruppo sarebbe inevitabilmente condannata ad un ruolo marginale e via via a scomparire, consegnando il Paese a una politica sempre più moderata o a una destra populista e pericolosa.
La sinistra - nelle sue articolazioni politiche, sociali, associative, locali, di movimento - deve perciò promuovere uno spazio unitario e plurale, fondato sul pieno riconoscimento delle diverse forme della politica, così da realizzare entro il 2007 strutture comuni per giungere a candidature e liste unitarie già alle prossime amministrative del 2008.
Dar vita da subito all'apertura della fase costituente di un soggetto unitario, plurale e arcobaleno della sinistra, con il protagonismo e la titolarità piena e paritaria di associazioni, di singoli e delle tante forme dell'agire politico è per noi l'obiettivo prioritario, è il primo dei contenuti.
Se i dirigenti della sinistra, per calcoli di parte, pensassero a operazioni verticistiche, a sommatorie di ceto politico, o a semplici cartelli elettorali, si assumerebbero la responsabilità di alimentare la sfiducia e l'ulteriore separazione della politica dalla società.
Con questo spirito non intendiamo oggi proporre l'ennesimo schema precostituito al quale aderire. La nostra è una proposta aperta di percorso comune, rivolta alle tante e ai tanti che condividono le nostre preoccupazioni, i nostri ragionamenti e obiettivi.
Lungo questo percorso intendiamo raccogliere, anche utilizzando collegamenti telematici in rete, adesioni in forma individuale o associata, contributi di merito, proposte organizzative, suggerimenti che possano convergere in una prima base di discussione per un'assemblea cittadina, aperta al confronto con analoghe esperienze realizzate in altre città con analoghi intenti, che si terrà il 3 dicembre. L'assemblea discuterà e proporrà i riferimenti di valore e progettuali fondamentali, i percorsi dell'ulteriore elaborazione programmatica, della sperimentazione sociale e politica e del suo radicamento, sulla base dei quali dar vita alla costituente di un soggetto nuovo, unitario, plurale, arcobaleno, nel quale possa riconoscersi e farsi attiva e partecipe, nei nostri territori, l'insieme della sinistra politica e sociale.
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