Recupero del potere d'acquisto da legare all'inflazione reale e non programmatica, controllo dei prezzi, rinnovo di tutti i contratti nazionali di lavoro. E poi aumento della tassazione delle rendite, ma solo per i titoli di nuova emissione e con l'introduzione di una franchigia per i bot. La Sinistra arcobaleno, alla vigilia del vertice di domani a Palazzo Chigi, per il rilancio dell'economia, rifinisce i dettagli dell'agenda di priorità da presentare al governo. Una riunione a cui hanno partecipato leader, capigruppo e ministri di Verdi, Rifondazione, Pdci e Comunisti Italiani, la prima di una serie di incontri che i quattro partiti hanno in programma non solo per definire il confronto con Palazzo Chigi, ma anche per organizzare le tappe del cammino federativo comune iniziato ufficialmente con gli Stati generali di dicembre. "Abbiamo concordato una posizione comune - dice il leader di Rifondazione Franco Giordano - per affrontare domani il primo passaggio della verifica di governo". Al centro della piattaforma della sinistra dell'Unione c'é l'obiettivo di aumentare il potere d'acquisto dei salari dei dipendenti e delle pensioni; una risposta, osserva il segretario del Prc, "al grande malessere della popolazione". Stessa linea dal ministro dell'Università Fabio Mussi: "Il governo deve darsi un'agenda chiara con poche priorità". L'aumento dei salari per i lavoratori dipendenti è un punto fondamentale, è il ragionamento dei leader della sinistra, visto che, precisa lo stesso Mussi: "C'é un parte crescente della società italiana che non ce la fa più a campare". L'obiettivo è daré "un aiuto ai redditi bassi e allo stesso tempo rafforzare la lotta al precariato". Tra le priorità della sinistra torna poi la richiesta di aumentare la tassazione delle rendite finanziarie: "Spero non sia ritenuto arbitrario e minaccioso se rilanciamo una parte del programma con cui abbiamo vinto le elezioni", dice Mussi indicando l'obiettivo per il 2008. Il ministro dell'Università precisa però che la richiesta di aumentare la tassazione "riguarda solo i titoli di nuova emissione". Nella piattaforma della sinistra arcobaleno c'é anche un capitolo sui prezzi. Secondo Giordano, si possono ridurre sull'esempio delle misure prese in Francia da Sarkozy. "Domani vi stupirò - dice il segretario di Rifondazione - perché proporrò una delle cose attuate dal presidente francese che nel 2004 convocò tutte le associazioni dei commercianti e chiese una significativa riduzione dei prezzi, semestre per semestre, pena l'intervento diretto dello Stato. La cosa è riuscita". Pronto a dare battaglia è anche il Pdci. "Occorre un intervento periodico che stabilisca un rapporto tra inflazione reale e potere d'acquisto", dice la capogruppo del Pdci al Senato Manuela Palermi, che non è disposta ad aspettare la trimestrale di cassa di fine marzo: "Il governo sa quanti soldi ci sono, è arrivato il momento di redistribuire". Nell'incontro della sinistra non è stato affrontato l'altro grande tema della verifica e cioé la riforma elettorale: "Su questo siamo divisi - dice Palermi - non ne abbiamo parlato per evitare di litigare...".
giovedì 10 gennaio 2008
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