“Per la sinistra lucana è una settimana importante quella che si apre e che avrà come iniziativa centrale sabato 8 e domenica 9 l’assemblea a Roma degli stati generali della sinistra e dell’ecologismo. Un appuntamento al quale arriviamo con l’esperienza unitaria già avviata da qualche settimana”. Ad affermarlo è il capogruppo del Pdci in Consiglio regionale Giacomo Nardiello, per il quale “il dibattito politico nazionale sulle prospettive della sinistra vede da tempo i gruppi dirigenti e i rappresentanti istituzionali del Prc, Pdci, Sd e Verdi impegnati ad individuare percorsi ed iniziative di carattere regionale e locale perché il processo unitario in Basilicata diventi una sorta di ‘laboratorio’ e comunque assuma caratteristiche legati ai problemi specifici delle nostre popolazioni. E' iniziata una fase nuova, dopo la vicenda del protocollo sul welfare, una fase in cui dopo aver votato un'ennesima volta la fiducia, con molta sofferenza, anche sul welfare, d'ora in poi, come ha evidenziato con chiarezza il segretario Diliberto, su ogni provvedimento i Comunisti Italiani vogliono discutere”. “Anche alla Regione – afferma ancora Nardiello - come abbiamo sottolineato nei giorni scorsi in occasione dei primi commenti alla legge finanziaria 2008 che contiene il ‘popolare’ provvedimento (ma non esaustivo) sul taglio delle bollette del gas vogliamo discutere ogni provvedimento contenuto nella stessa finanziaria o in altri ddl e atti della Giunta regionale. Tra le emergenze che individuiamo c’è la questione petrolio con tre aspetti fondamentali: la salvaguardia del territorio e dell’ambiente; il protagonismo delle comunità e delle autonomie locali; la svolta nella spesa delle royalties. Sull’impatto ambiente-territorio delle attività di ricerca degli idrocarburi la vicenda di questi giorni di Monte Grosso con la mobilitazione di comitati di quartiere e cittadini di Potenza è emblematica: si tratta di affermare il principio che la gestione del territorio spetta alla Regione, ai Comuni e non alle compagnie petrolifere. Quanto ai soldi già spesi e a quelli da spendere con il Programma Operativo Val d’Agri, la svolta che chiediamo riguarda il rapporto spesa-benefici per evitare il finanziamento di opere superflue e la dispersione in mille rivoli e soprattutto per ottenere nuovi posti di lavoro stabili e superare il diffuso senso di sfiducia che lascia spazio ad iniziative localistiche slegate da ogni contesto generale”. “A sinistra – conclude Nardiello – esiste un'esigenza oggettiva di ricomporre le forze per pesare di più. Crediamo in un'aggregazione confederativa dove ciascuno rimane quel che è. Le riforme e il giro di consultazioni che il segretario del Pd Veltroni sta effettuando è l'altro tema di questi giorni: sulla legge elettorale i Comunisti italiani non hanno dubbi, proporzionale e maggioritario possono coesistere in questo modo si vota per i comuni, le province e le regioni. Due schieramenti e dentro ciascuno i partiti. Una legge che senza guardare ad esperienze d’oltralpe ‘garantisce la governabilità e il bipolarismo’. E ai nostri alleati del centrosinistra ricordiamo che c’è da portare a termine ancora il processo di riforme istituzionali regionali con l’aggiornamento e l’adeguamento dello Statuto”.
sabato 1 dicembre 2007
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1 commento:
Somno convinto di una cosa, che la strada per miglioirare, il futuro è l'ecologismo, per avviare questo progetto è necessario che una grande forza politica nasca e si mobiliti per questa causa. Infatti l'unione delle vere sinistre, non è che un trampolino di lancio, pere avviare questo progetto,ma ci vorrà la collaborazione della gente affichè questo avvenga.
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