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venerdì 30 novembre 2007

CIACP - La Cosa Rossa è esigenza vitale per il Sud, per l'Italia e per l'Europa

La Cosa Rossa è esigenza vitale per il Sud, per l'Italia e per l'Europa


Con l'incontro del 24 Ottobre u.s. tra gli onorevoli Giornadno (PRC), Diliberto (PDCI), Mussi (SD) e Pecoraro Scanio (Verdi), il confronto sulla "Cosa Rossa" ha ripreso il suo cammino. Trattasi di un'iniziativa giusta e quanto mai opportuna, sia perchè il progetto di dare vita ad una grande Sinistra Italiana inizia ad avere concreto avvio, sia perchè so dà una reale prospettiva politica alla grande manifestazione romana del 20 ottobre scorso, che ha visto sfilare un milione di lavoratori. Appare del tutto giustificata, anzi, l'esigenza di imprimere un'accelerazione al processo di formazione della Sinistra Italiana, avvertendosene il bisogno sia nel nostro Paese sia in Europa. Ne sarebbe stato contento Giorgio Amendola, di cui si celebra in questi giorni il primo centenario della nascita.
Assai importante, per l'appunto, è il segnale che viene dalla Germania, dove la "svolta a sinistra" del Congresso dell'SPD di Amburgo ha ricordato con orgoglio che, finalmente, "si torna a parlare di socialismo democratico", così come si parla di "ugualianza, giustizia sociale, più Stato e Welfare, meno privatizzazioni e basta con le rincorse al centro...". "Rieccoci, la SPD è ritornata ai suoi valori" - ha concluso fieramente Kurt Beck.
Quanto all'Italia, "Cosa Rossa" ha bisogno, a nostro avviso, di uscire da un certo verticismo e di allargarsi alla ben più ampia area della Sinistra, su tutto il territorio nazionale. I partiti della Sinistra, cioè, presenti nelle Regioni, nelle Province e nei Comuni, dovrebbero, a nostro parere, rendersi promotori di incontri e dibattiti, pur tenendo conto delle diverse realtà locali.
Sappiamo che non sempre i rapporti fra i partiti della Sinistra, soprattutto in preriferia, sono idilliaci; ma anche per questo occorre che essi si confrontino non solo fra lora ma anche con tutte le forze della Sinistra non organizzata, giovanile e non.
Infine riteniamo utile sottolineare che problemi di simboli, nome e forme di organizzazione vanno affrontati con il massimo di duttilità, ricordando che in passato il elezioni varie per le liste unitarie - ma a volte anche di partito - sono stati utilizzati simboli nuovi e inediti come , , , ecc. Anzi, nomi, simboli e forme di organizzazione possono e devono costituire occasione per uscire dal proprio ambito e tentare una grande e fruttuosa unità.

Giuseppe Pace
Giovanni Caserta

Matera, 29 Novembre 2007

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo sulla formazione della sinistra unita, per vari motivi, uno tra i tanti, è la necessità di dover combattere il moderatismo, che governa imperterrito da quasi 60 ormai.
Quindi dobbiamo cercar di far nascere una sinistra in grado di prendere decisioni importanti in ambito politico e di essere una valida alternativa di governo in futuro, sempre se andremo tutti d'accordo, perchè se sarà sinistra unità, nascerà finalmente la vera sinistra, dove sarà il moralismo la nostra arma, contro qualsiasi illecito nei confronti dichi non può difendersi e contro questa politica ormai logora.

Anonimo ha detto...

Anche se non c'entra quasi nulla con questo argomento, il sud si sveglia dal suo torpore, grazie a due grandi avvenimenti:
Oggi 3/12/2007 è stato ucciso uno dei più pericolosi latitanti che erano in circolazione in Sicilia si tratta di Daniele Emmanuello, parallelamente a questo avvenimento, è stato arrestato a Napoli Salvatore Cutolo, uno dei tre figli di Cutolo Sg., ultimo grande boss di Napoli,
nNon posso essere che soddisfatto.
Evviva!!!!