“L’ennesima vittima di una guerra durissima sulla quale non si devono spegnere i riflettori”. E’ il commento della deputata lucana Angela Lombardi (Prc-Se) sull’incidente di ieri nello stabilimento Fiat di Melfi, in cui ha perso la vita un operaio di una ditta esterna che ha il compito di manutenzione dei nastrotrasportatori.“In queste ore giustamente i lavoratori e le lavoratrici della Fiat stanno scioperando. La serrata – continua la parlamentare - è piena dei rumori della rabbia di chi urla che in questo paese si muore di lavoro. Neanche la Fiat è indenne dalla strage quotidiana. Non possiamo lasciarli soli. L’episodio si colloca in un momento difficile delle relazioni tra l’azienda e i lavoratori che hanno prodotto un peggioramento delle condizioni materiali di lavoro. Anche questo incide sul clima e sulla condizione generale di sicurezza.Bisogna fare di più per limare sempre meglio la legislazione sulla sicurezza del lavoro ma soprattutto bisogna interrompere la precarietà, quella precarietà che rende i diritti quando li hai non esigibili, quella precarietà che ti fa sentire solo e separato. Nelle prossime ore le organizzazioni sindacali e i lavoratori decideranno se e come procedere ad iniziative che non facciano calare il silenzio sulle condizioni di vita e lavoro che si fanno ogni giorno più drammatiche. Senza retorica – aggiunge la Lombardi - aderirò a tutte le iniziative dei lavoratori con la disponibilità a battermi come ho fatto ma come dovremmo fare con maggiore forza contro la precarietà e perché il lavoro vivo, quei corpi di uomini e donne ritornino con i loro bisogni e con le loro domande al centro della politica. Questo credo sia il modo migliore per unirmi al cordoglio di queste e di tutte le famiglie vittime di una guerra sporca che sono i morti di lavoro”.
mercoledì 19 dicembre 2007
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