Quest'anno, come sappiamo, la Provincia, non è soggetta ai vincoli imposti dal patto di stabilità e quindi vi sono state maggiori possibilità di intervento, dentro gli indirizzi stabiliti dalla giunta, in alcuni settori piuttosto che in altri compatibilmente, è chiaro, con il quadro economico finanziario dato.
Il bilancio, però, sappiamo bene non è un fatto esclusivamente tecnico e nella sua valutazione intervengono altri e più complessi fattori che ne determinano la direzione generale, l'impronta programmatica, la cultura politica che lo ha ispirato. Con il voto sul bilancio si esprime sostanzialmente la condivisione e l'adesione ad una opzione politica, nel nostro caso visto che si discute il bilancio della Provincia di Matera ci si esprime anche sulla capacità di governo dimostrata dal centro sinistra in questa regione se pure non ci sono automatismi di sorta.
Certo, non l'ho si mette in dubbio, in questo bilancio di previsione sono previste delle azioni condivisibili in diversi settori ad iniziare dall'apertura di un capitolo apposito per la gestione del progetto regionale VIE BLU, per questo si condivide fortemente l'idea dell'approvazione in questa seduta, con questo però non si può affermare che la tutela del lavoro, in tutte le sue forme, e la lotta alla precarietà siano la bandiera di questa maggioranza evanescente. Siamo ben lontani da questo! Lo dimostra
Nella discussione del precedente bilancio di previsione Rifondazione Comunista presentò una serie di emendamenti ritirati in seguito alla manifestata volontà dell'amministrazione di darne un seguito nell'attività amministrativa ordinaria. Si trattava di proposte ispirate dal buon senso e finalizzate a fornire dei motivi per votare quel bilancio, oggi si sarebbero potuti presentare tutti e sette gli stessi emendamenti perché come succede per ogni atto che non risponde ad una logica ricattatoria l'amministrazione provinciale ha ignorato degli impegni solenni assunti in questa sede. Giova ricordare che si trattava di proposte assai poche onerose nel campo della cultura dove l'azione della Provincia è a dir poco disastrosa oltre che goffa e impercettibile, nel campo delle politiche attive del lavoro dove si proponeva la redazione di una inchiesta scientifica sulla condizione di lavoro nella nostra provincia, nel settore della sicurezza stradale, nel settore della cooperazione internazionale.
Per questo, Presidente, la linea emendativa ai vostri bilanci risulta essere assai poco efficace e dall'opposizione non c'è altro modo per esprimere un'opzione politica differente che votare contro questo bilancio di previsione.
Questo voto è contro il ponte di comando di questa regione del quale lei Presidente fa parte a pieno titolo, è contro una classe dirigente che in 15 anni ha portato questa regione ad essere la più povera d'Italia, ad avere un tasso di immigrazione pari a quello del 1960. E' un voto contro chi ha svenduto alle multinazionali del petrolio questa regione ed ora ci si ricorda che le royalties al 7% non esistono in nessun posto al mondo neppure in quello che voi chiamate con disprezzo Terzo Mondo, dove le classi dirigenti vengono selezionate con la guerra preventiva degli USA. Adesso dopo aver pregiudicato irreversibilmente con le estrazioni petrolifere l'ecosistema delle zone maggiormente interessate, producendo solo povertà, emigrazione e umiliazione per quei cittadini che dopo decenni di lavoro all'estero tornano nella loro terra e la trovano sventrate dalle vostre trivelle, i grandi elemosinieri della Basilicata in piena campagna elettorale si inventano la rinegoziazione degli accordi con le società petroliferi. E' davvero sconcertante! E la Provincia di Matera che fa? Elemosina la possibilità di utilizzare le royalties anche per questo territorio. Esiste una parola, un concetto che chi ricopre incarichi politici dovrebbe assumere come bandolo del proprio agire: autonomia; autonomia come condizione per rappresentare con dignità le nostre comunità. E' possibile mi chiedo legare le sorti di un territorio ai profitti di multinazionali che per definizione devono solamente sfruttare questa terra e poi fuggire altrove?
A tal proposito la puntata della trasmissione “Annozero” credo sia stata esemplare, così come lo è stato il sentimento di vergogna dei cittadini lucani di fronte al balbettare di quel Presidente della Regione che davvero avrebbe dovuto tacere.
E' un voto contro chi ha sventrato le ultime spiagge incontaminate d'Italia regalandole alle multinazionali del turismo in cambio di una manciata di posti di lavoro stagionali precari e sottopagati.
Più di ogni altra cosa con questo voto si vuole segnare un punto forte di alterità con le logiche che ispirano il rapporto tra politica, istituzioni e cittadini in questa regione e in questa provincia. Il controllo molecolare della democrazia che si attua attraverso gli enti pubblici gestiti dalla politica. Dalle ASL, alle ai parchi regionali, ai direttori generali dei dipartimenti, dall'APT all'ALSIA, dall'Ageforma all'ATER e potremmo continuare a lungo. I cittadini lucani più di altri cittadini del Sud sono trattati come clienti da una politica che attraverso il controllo degli strumenti della spesa si guadagna il suo stare a galla e produce l'impoverimento complessivo della qualità dei servizi in questa regione per via della propria inadeguatezza e incapacità ampiamente dimostrate.
Per questa articolata serie di motivazioni, signor Presidente, Rifondazione Comunista, all’opposizione della sua maggioranza, voterà contro il Bilancio di previsione 2008.
Capogruppo PRC-SE
Consiglio Provinciale - Matera
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